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Dalle corazzate imperiali... alla vela!





"GANZ Hungarian Shipyards and Crane Factory" : questo il nome del cantiere ungherese che realizzava i cabinati della serie Balaton. Ma non si tratta di un cantiere qualunque: la sua storia, ultra centenaria, si dipana fra le rive del Danubio e dell'Adriatico, ed è ricca di avvenimenti interessanti e drammatici, fra i quali la costruzione di una delle più grandi navi da guerra della sua epoca! Ma andiamo con ordine. 

Il primo cantiere ungherese, il "Cantiere Óbuda" viene fondato nel 1835 nella baia dell'omonima isola danubiana. Un anno dopo viene varata la prima nave a vapore, la Árpád . (qui riprodotta in una medaglia commemorativa)


La Banca di Credito Generale Ungherese viene fondata nel 1867 con l'obiettivo di aiutare la crescita dell'economia nazionale; la sua filiale a Fiume, che nel 1887 aveva preso il nome di Fiumei Hitelbank, o Banca di Credito Fiumano, sostiene fra l'altro la nascita di due grandi aziende: il più grande impianto di pilatura del riso dell'Impero austro-ungarico, e il cantiere Danubius, realizzato dalla "Danubius, Schonichen e Hartman" di Budapest. Il cantiere rilancia la tradizione locale della cantieristica navale, e diviene presto uno dei più importanti impianti industriali della città. 
L'amministrazione Imperiale Austroungarica sceglie il cantiere Danubius come uno fra i principali costruttori per la Marina Imperiale, fornendogli un consistente sostegno finanziario. Allo scopo di soddisfare le commesse militari la "Danubius" si fonde con la "Ganz & CO foundry & machinery works" di Budapest divenendo nel 1911 "Ganz & Co Danubius". Il cantiere vara cacciatorpediniere, sottomarini, torpediniere, posamine e incrociatori.

Fra queste navi, la più famosa è sicuramente la Corazzata della Imperiale Regia Marina austro-ungarica Santo Stefano (SMS Szent István), una delle più grandi navi da guerra in Europa, varata il 17 gennaio 1914. Era lunga 152 metri e larga 28,  poteva raggiungere una velocità di 21 nodi e aveva un equipaggio di 38 ufficiali e 1.060 sottufficiali e marinai. Il 10 giugno 1918, nei pressi dell'isola di Premuda in Dalmazia, la Santo Stefano viene affondata da due MAS, le piccole motosiluranti italiane; operazione passata alla storia come "Impresa di Premuda".

                                  

Al termine della guerra, quando Fiume e i suoi cantieri, in seguito al Trattato di Rapallo (1920), cadono sotto il governo italiano, "Ganz & Co Danubius", che figura ancora fra i maggiori cantieri navali europei, viene ribattezzato "Cantieri Navali del Quarnero". Pur emarginato dalle politiche industriali dell'occupante, ed esposto alla forte concorrenza dei cantieri italiani, alcune delle unità navali costruite nel periodo si distinguono per prestazioni e innovazione tecnica.

Dopo la capitolazione dell'Italia (1943), Fiume è occupata dall'esercito tedesco, e il Cantiere vive la sua più grande stagnazione. Poco prima della ritirata l'esercito tedesco distrugge ogni struttura vitale del Cantiere.
Al termine della guerra il neonato governo jugoslavo si impegna nella ricostruzione del cantiere devastato che, nel 1948, viene ribattezzato "3 MAJ", in onore della data (3 maggio 1945) della liberazione Rijeka (Fiume). La produzione viene orientata con successo alla costruzione di grandi navi mercantili oceaniche e navi più piccole per esigenze interne. Negli anni cinquanta iniziano le commesse dall'estero; negli anni sessanta e settanta aumenta progressivamente la produzione, e il cantiere si afferma a livello internazionale. Ma la devastante guerra civile che dissolve la jugoslavia (1991-1996) impone una totale battuta d'arresto a tutte le attività economiche del paese, incluso il settore cantieristico.
Nel 1953, mentre a Fiume ferveva ancora la produzione, al fine di soddisfare le crescenti richieste un nuovo stabilimento viene costruito in Ungheria a Vàc, sulla riva del Danubio. Nel 1962 l'azienda, che ha raggiunto grandi dimensioni, prende il nome di "GANZ Hungarian Shipyards and Crane Factory", e influenza positivamente lo sviluppo di tutto il settore industriale ungherese. Nel corso di questo processo vi è una progressiva diversificazione della produzione, che vede l'azienda attiva anche nel settore, che si sta affermando in quegli anni, della nautica popolare, con la realizzazione degli yacht a vela della serie Balaton.

Nel 2006, con l'acquisizione di altre imprese, l'azienda, ormai divenuta una Holding, diviene "Ganz Danubius Shipyards and Machine Factory"; occupandosi principalmente di ingegnerizzazione, revisione, riparazione in campo di navi, gru portuali, gru galleggianti, oggi continua con successo più di 100 anni di tradizione GANZ sul mercato internazionale.
L'azienda produce tuttora un modello di yacht a vela, il Ganz Danubius 37': una barca da regata di 11,47 m. realizzata con un sandwich di epossidica, pvc, carbonio e aramide.